Cambiare vita a quarant'anni.
La storia in breve.
Marina è una quarantenne in profonda crisi. Dopo qualche anno di
convivenza con l’ultimo fidanzato, lui l’ha lasciata per un’altra
donna. Anche il suo lavoro in un ufficio come segretaria non la
soddisfa più. Inoltre vede con timore gli anni che passano e sente
la vita sfuggirle di mano. Ma la voglia di modificare il corso della
sua esistenza ha finalmente la meglio. Con dubbi, timori ma anche
nuova energia, marina però riesce a dare un taglio deciso con il suo
quotidiano insoddisfacente, a crearsi un nuovo lavoro e, perfino, a
trovare un amore vero.
CHE COSA IMPARARE DALLA STORIA DI MARINA
Un lavoro insoddisfacente, una delusione affettiva, un problema
economico inaspettato…Difficoltà che chiunque può incontrare nel
corso della vita ma che, se non affrontate nel modo giusto, rendono
i giorni pesanti da vivere. Per non cedere alla rassegnazione o
peggio alla depressione, è necessario prendere in mano la propria
esistenza e imboccare, come fa Marina, la faticosa strada del
cambiamento.
CITTÀ NUOVA, VITA NUOVA! È questo il rivoluzionario progetto di
Marina che, amareggiata e delusa dall’ennesimo scacco affettivo,
desidera tagliare i ponti con il passato. Per lei che ama i fiori e
li vende, si presenta l’opportunità di acquistare una fioreria tutta
sua, in una cittadina di provincia e Marina non si fa scappare
questa occasione. Così lascia un lavoro ormai frustrante e la grande
città in cui vive, ricca di stimoli ma anche affannosa e
spersonalizzante, per “emigrare” dove, forse, è più semplice
sentirsi parte di una comunità. Da commerciante accorta, partecipa
presto ad un incontro del Comitato cittadino, che raduna
rappresentanti di vari negozi: un modo per entrare nella vita del
piccolo centro ma anche per fare nuove conoscenze.
OCCHIO AI FRENI INIBITORI. Inserirsi in un ambiente nuovo è un salto
nel buio ma è anche una spinta al rinnovamento: tutto va
ricostruito, a iniziare dall’immagine di sé e dalle relazioni
interpersonali. Il negozio di Marina funziona e lei al Comitato ha
pure incontrato Marco, un uomo serio e piacevole, che le fa battere
il cuore e che si mostra interessato a conoscerla meglio. Tutto bene
dunque? Non proprio perché Marina, per timore di essere ancora
ferita, non si lascia andare a questa inaspettata possibilità
affettiva, preferendo rifugiarsi nel conosciuto malessere da cui sta
cercando di uscire. E’ il paradosso del cambiamento: da una parte
agisce la spinta a essere diversi, ma dall’altra interviene il freno
inibitore della paura.
LA BOA DEI QUARANT’ANNI. La decisione di cambiare vita non è un caso
che sia venuta in mente a Marina attorno ai quarant’anni. E’ questa
infatti un’età chiave, in cui spesso, consapevolmente o meno, si fa
un “bilancio emotivo” della propria esistenza, soppesando i successi
raggiunti, gli amori riusciti, le positive affermazioni
professionali. Marina vede il suo bilancio nettamente in rosso:
nessun successo e nessun amore significativo. A quest’analisi poco
obiettiva e viziata dalla scarsa autostima, lei aggiunge
“l’ostacolo” del suo aspetto fisico. Allo specchio il suo corpo le
sembra sciupato e poco attraente: di certo Marco ne rimarrebbe
deluso. E’ un ottimo alibi per rinunciare alla nuova possibilità che
la vita le riserva.
FARE I CONTI CON SE STESSI. Nonostante gli iniziali rifiuti di
Marina, Marco insiste nel suo corteggiamento affettuoso e discreto.
L’attrazione e la stima che lei sente per quest’uomo, la portano a
confessargli le sue insicurezze e i suoi timori di non piacergli
fisicamente. In questo modo, Marina fa i conti anche con sé e si
rende conto di quanto l’abbandono del suo ultimo compagno per una
donna più giovane, l’abbia segnata profondamente. Ma è ora di
voltare pagina, di lasciar andare il passato e gli assurdi desideri
di perfezione per cogliere l’opportunità che il suo coraggioso
cambio di vita le offre. Nemmeno Marco è perfetto ma a lei piace
così. Perché non credere che anche lei, agli occhi di lui, sia bella
e desiderabile?
ASSAPORARE LA MATURITA’. Gli attuali modelli socio-culturali
inducono troppo spesso donne e uomini a vagheggiare l’eterna
giovinezza e a inseguire il sogno di un corpo perfetto e di un viso
senza rughe. Si corre così il rischio di creare relazioni
superficiali e poco rassicuranti, che durano solo fino all’arrivo di
qualcuno di più …giovane e perfetto. L’amore e l’ammirazione sincera
che Marco le riserva, portano Marina ad accettare il fatto che con
gli anni il fisico cambi ma che, non necessariamente, sia meno
seducente. E soprattutto a tener conto di come un amore vero, sia
fatto di un’attrazione profonda e di un’intimità che coinvolge la
personalità intera, e non solo il corpo, delle due persone che si
amano. Più sicura di sé, ora Marina comincia a pensare che forse è
vero che… la vita inizia a quarant’anni!
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