Lara pensa che tutti approfittino
della sua disponibilità...

Meglio saper dire di no.

La storia in breve. Lara è in difficoltà : ha la sensazione che tutte le persone che la circondano, ad iniziare dai suoi amici, approfittino troppo della sua generosa ed altruistica disponibilità. Gli amici le capitano a casa tutte le sere e lei li accoglie sempre, anche quando è davvero stanca e avrebbe voglia solo di riposare abboccata davanti alla TV. Come non bastasse, le svuotano regolarmente il frigorifero e le lasciano tutto da sistemare. Anche con il suo ex fidanzato era andata più o meno cosi: Ivano per due anni ha vissuto a casa sua facendosi servire e non collaborando ben poco perfino alle spese del menage…. Quando Lara tocca il fondo del suo malessere, proprio quando incontra Ivano e scopre che si è sposato e che ha messo la testa a posto Qualcosa la scuote nel profondo. Solo lo sfogo con Carlo, un ragazzo entrato da poco nella compagnia di amici, ad aiutarla a vedere la sua parte responsabilità in questo spiacevole andazzo delle cose. Lara così si ferma e inizia a riflettere su come modificare questo suo atteggiamento di eccessiva disponibilità.


CHE COSA IMPARARE DALLA STORIA DI MARINA
Timidezza, atteggiamento arrendevole acquisito nel tempo, incapacità di imporsi… Ci sono persone, soprattutto donne, che troppo spesso danno priorità alle esigenze degli altri a scapito delle proprie. Eppure la vicenda di Lara fa considerare come un “no” detto al momento opportuno, sia molto più costruttivo e rispettoso di sé di un sì detto per compiacenza.
DISPONIBILI? SEMPRE! Capita a tutti, qualche volta, di trovarsi in difficoltà di fronte alle richieste dell’amico insistente, del capo che esige straordinari ingiustificati o di qualcuno che approfitta di noi senza ragione. Ma il problema di Lara va ben oltre. A lei non succede solo ogni tanto: dire di sì ad ogni richiesta è il suo atteggiamento abituale. Così, anche quando è molto stanca e desidera solo stare in pace si ritrova la casa invasa dagli amici che si procurano pure spuntini e bibite dal suo frigorifero, rifornito proprio per loro. Perché non riesce mai a dire di no? Essere accoglienti con le persone che ci sono care è piacevole, ma quando si è “troppo” disponibili a scapito dei propri bisogni, è bene analizzare che cosa stia accadendo..
UN ILLUMINANTE INCONTRO. Anche quando è esausta, Lara si sovraccarica ancora, correndo a fare la spesa per non far mancare nulla agli amici, abituati a trovare di tutto a casa sua. Ed è in una di queste occasioni che incontra Ivano, il fidanzato che lei ha lasciato da circa un anno, disamorata dalla sua apatia e dal suo scarso apporto sia alle spese che ai lavori di casa. Il suo ex, in ottima forma, le comunica di aver capito che è necessario darsi da fare per vivere bene un amore e di essersi da poco sposato. Ma come? Con lei nessun progetto e ora…Quell’annuncio shockante muove dentro Lara emozioni che la turbano: rabbia, delusione ma anche voglia di capire che cosa non va nel suo modo di vivere le relazioni.
LA RABBIA DENTRO. Inquieta e sottosopra dopo l’incontro con Ivano, Lara cerca di confidarsi con una delle sue amiche che però non sembra molto motivata ad ascoltare la sue confuse e amare riflessioni. Avvilita, lei osserva come la sua illimitata disponibilità non le procuri l’attenzione e il rispetto che sotto sotto lei si aspetta per tutto quanto fa per gli altri: anzi, le sembra di essere invisibile “fuori” ma molto arrabbiata “dentro”. Quando si è troppo compiacenti è possibile che chi si ha vicino (partner e amici, ma anche figli, genitori, colleghi,…) viva questa grande disponibilità come naturale, adagiandosi e dandola pure per scontata, per evitare sensi di colpa.
OCCHIO ALLA SINDROME DI ATLANTE. Lara da troppo tempo, come il mitico Atlante costretto a sostenere il mondo con le sue braccia, si “carica” del benessere di chi le sta attorno. Poco consapevole di sé, timorosa del rifiuto e dell’abbandono, non è convinta di avere il diritto di esprimere le sue esigenze e di meritare affetto. Così cerca di procurarsi l’amore di cui ha necessità, prodigandosi per tutti. In attesa di essere “vista” e accolta, non si mette mai in gioco fino in fondo nelle relazioni accontentandosi delle briciole e trascurando i suoi veri bisogni. Ora però, nonostante la sua lunga abitudine a sintonizzarsi solo sui desideri degli altri, sente che è il momento di cambiare e di iniziare finalmente ad ascoltare se stessa.
SAPER DIRE DI “NO”. Sono soprattutto le donne che da sempre vengono educate ad essere arrendevoli, pronte a sacrificarsi per i propri cari fino a dimenticarsi di se stesse e a vivere la difesa di spazi e di tempi come un atteggiamento egoistico da evitare. Non è certo facile prender atto di questi condizionamenti e capire che bisogna dare voce ai propri bisogni, delimitare i propri spazi e imparare a chiedere ciò che vuole senza attendere che gli altri lo intuiscano. Lara prende atto delle sue responsabilità e, finalmente più consapevole, diventa piano piano più capace di costruire rapporti veri dove poter dire anche dei no agli altri, vivendoli come dei sì verso di sé. Questa “nuova” Lara incontra un nuovo amore, un uomo diretto e capace di volerle bene per come “lei è” e non per quanto “lei fa”.